da Castiglione.com di maggio 2015
Il Progetto Accoglienza è iniziato il 12 ottobre dell’anno scorso ed è gestito da don Orazio e dai volontari delle quattro parrocchie della nostra zona. Secondo le previsioni doveva chiudere nel mese di aprile; si è deciso invece di continuarlo per permettere il passaggio graduale all’autonomia.
Abbiamo incontrato i primi tre ospiti del Progetto e abbiamo chiesto di fare una loro breve presentazione e di dirci alcune impressioni dopo questi mesi passati assieme nella nostra comunità.
Ecco che cosa ci hanno detto.
Mi chiamo Alfonso Gazzo, ho 73 anni. Sono nato a San Giovanni Ilarione, ma all’età di 7 anni la mia famiglia si è trasferita qui a Castiglione. Ho cominciato da giovane a lavorare: prima come agricoltore alle dipendenze del sig. Felice Merci e poi, all’età di 20 anni, come operaio alle officine Galtarossa. Da ventidue anni sono pensionato. Quando mi hanno proposto di venire ad abitare nella Canonica di Castiglione sono stato subito molto contento: era un ritorno nei miei luoghi. Nonostante qualche difficoltà personale, mi sono trovato subito bene, grazie all’attenzione di don Orazio e alla disponibilità delle persone che ci portano la cena alla sera. Anche con gli altri ospiti della canonica va bene. Fra l’altro nelle sere di autogestione, io non faccio mai da mangiare e devo ringraziare prima Paolo e ora Derrick, che cucinano molto bene. Per me c’è il problema dei trasporti: alla domenica e nei giorni festivi non c’è l’autobus e vado a piedi. Anche per questo mi piacerebbe avere qualche passaggio in macchina in più. Per il futuro penso che potrei avere un piccolo appartamento dove vivere, ma mi piacerebbe davvero continuare questa esperienza.
Sono Derrick Antwi, ai primi di maggio compio 33 anni. Sono nato nel Ghana, dove sono stato fino all’età di 19 anni. Nel mio paese ho frequentato le scuole, dalle elementari fino alla superiori. Giunto in Italia, ho svolto diversi lavori tutti saltuari. Quando mi hanno proposto di venire ad abitare a Castiglione, da una parte ero preoccupato, perché per me si trattava di un altro posto ancora dove andare a vivere; dall’altra ero curioso di provare questa nuova esperienza. Non conoscevo il nome, ma ero già stato in questi luoghi perché avevo frequentato Villa Buri. Fin dai primi giorni mi sono trovato bene. È stata ed è una cosa “normale” stare insieme ad altri, avere relazioni con le persone che ci portano la cena e si fermano con noi, partecipare un po’ alla vita della comunità di Castiglione. Grazie a questa esperienza ho potuto trovare anche un posto di lavoro presso una ditta di pulizie che opera in città e in provincia. Tutto questo è una bella cosa, ma il mio desiderio sarebbe quello di andare a vivere da solo, in autonomia sia dal punto di vista dell’abitazione che da quello economico.
Mi presento: mi chiamo Paolo De Paoli, a metà maggio compio 52 anni. Sono nato a Pozzo di San Giovanni Lupatoto dove sono vissuto per più di trent’anni. Ho iniziato a lavorare da molto giovane e ho imparato e svolto molti e diversi lavori: manovale, gruista con relativa patente, operaio di cartiera, addetto alla costruzione di bancali, pittore per muri interni ed esterni e per cancelli, aiuto panettiere, distributore e resa di giornali… Mi è piaciuta la proposta di venire qui da voi perché, siccome nel 2002/2003 ho abitato per più di un anno in corte Castiglione, conoscevo già il posto. Mi sono subito adattato alla nuova esperienza e non ho avuto difficoltà ad inserirmi nella vostra comunità. Il rapporto con tutti è stato ottimo. Nelle sere di autogestione molto spesso ho fatto io il cuoco, anche recuperando e riutilizzando quello che era avanzato dalle cene offerte dai volontari. Grazie anche a Castiglione ho trovato una nuova casa e un lavoro: da febbraio sono diventato il custode del parco e della villa Buri, dove appunto vivo. Il mio lavoro consiste nell’aprire e chiudere i vari ambienti interni secondo gli orari di prenotazione dei vari gruppi e di svolgimento delle varie attività, nell’aprire al mattino e chiudere alla sera l’accesso al parco e, soprattutto, nella vigilanza interna. Contemporaneamente continuo con il tirocinio per conseguire la qualifica di “manutenzione verde” di parchi e giardini. Il mio futuro prevede quindi di continuare questa vita in autonomia.
Ultima considerazione: tutti e tre gli ospiti ringraziano molto don Orazio, i volontari delle quattro parrocchie e tutta la comunità di Castiglione per questa esperienza davvero positiva.
Alfonso, Derrick, Paolo e Maurizio